Scandalo di Stato: l’incredibile verità dietro la misteriosa politica di Joe Biden su Gaza. Qualcosa potrebbe cambiare per sempre!

Scandalo di Stato: l’incredibile verità dietro la misteriosa politica di Joe Biden su Gaza. Qualcosa potrebbe cambiare per sempre!
Joe Biden (Foto ANSA)

Il presidente Joe Biden sta gestendo con cautela la crisi nella Striscia di Gaza in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre. In una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha espresso il pieno sostegno degli Stati Uniti ad Israele ma ha sottolineato che Israele prende le proprie decisioni in modo indipendente. Ha anche condannato le azioni violente dei coloni israeliani in Cisgiordania e ha esortato alla protezione dei civili. Questa mossa rappresenta un equilibrio delicato poiché Washington cerca di evitare un coinvolgimento eccessivo nel conflitto.

Biden si trova in una situazione politicamente complessa in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Non può permettersi di rompere l’alleanza con un alleato storico come Israele, specialmente in considerazione della vasta comunità ebraica negli Stati Uniti. Tuttavia, deve anche considerare la crescente comunità musulmana negli Stati Uniti, che potrebbe diventare un importante gruppo di votanti. Il suo potenziale avversario, Donald Trump, ha dimostrato un forte sostegno a Israele durante il suo mandato.

La strategia di Biden richiama la sua precedente esperienza come vicepresidente sotto l’amministrazione Obama, cercando di mantenere un’amicizia con Israele, ma con limiti chiari e la possibilità di dialogo con Paesi considerati nemici di Tel Aviv, come l’Iran durante i negoziati sul nucleare. Ha riaffermato il diritto di Israele a difendersi, ma ha anche chiesto che le operazioni avvengano in conformità con le leggi internazionali.

La situazione a Gaza è critica, con migliaia di vittime civili e una crescente pressione internazionale per porre fine ai bombardamenti. Biden ha cercato di rallentare l’operazione militare israeliana a Gaza, concentrando gli sforzi sulla limitazione della crisi umanitaria, sull’evacuazione di cittadini americani e sulla liberazione degli ostaggi. Ha sottolineato che le decisioni militari spettano a Israele, ma ha fornito un supporto logistico, tattico e anche militare.

La politica di Biden è influenzata anche dalla demografia degli Stati Uniti. La comunità ebraica è importante, ma ci sono anche milioni di musulmani nel paese, destinati a diventare la principale comunità religiosa dopo i cristiani. Questi gruppi rappresentano un importante bacino di voti, il che aumenta la complessità della politica estera di Biden.

Inoltre, il mondo arabo ha chiesto il rispetto dei diritti palestinesi a Gaza e la fine dei bombardamenti, aumentando l’allerta al terrorismo. Qualsiasi escalation del conflitto potrebbe comportare rischi per gli Stati Uniti. Biden cerca quindi di evitare di schierarsi troppo chiaramente con Israele, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha condannato l’attacco di Hamas e ricordato le radici più profonde del conflitto legate a decenni di occupazione israeliana.

Inoltre, c’è il timore di un allargamento del conflitto con l’Iran, principale alleato di Hamas, e il partito sciita libanese Hezbollah che invita alla ribellione contro Israele. Gli Stati Uniti sono preoccupati per un coinvolgimento dell’Iran, il che potrebbe comportare una reazione americana.